Fronte del Piave - Da Ponte a Ponte
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Info generali
Periodo migliore
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DescrizioneAll’altezza delle Grave di Papadopoli il Piave cambia faccia: proprio nel punto di massima larghezza abbandona il tipico carattere ghiaioso e torrentizio per diventare un quieto fiume di pianura, passando dalle vaste aree sassose delle grave ai boschi e alle golene della parte più meridionale. Da Cimadolmo, nella sinistra Piave, si andrà alla scoperta di questa doppia anima del fiume in un percorso ad anello che ne esplorerà entrambe le sponde nel tratto da Ponte della Priula a Ponte di Piave.
Si parte da Cimadolmo, con le pietraie che lasciano gradualmente spazio alle aree golenali e ai fitti boschi attraversati da sentieri, passando continuamente dalle rocce alla terra, dall’erba alla sabbia; non mancano inoltre i single track, talvolta labirintici, che a tratti si trasformano in veri e propri toboga tutti da guidare. Al giro di boa di Ponte di Piave ci si sposta sulla riva destra, risalendo il corso d’acqua e passando ora da una natura rigogliosa a un territorio arido e spoglio che riporta all'altezza di Cimadolmo, situato sull'altra riva oltre le Grave di Papadopoli. Superati i monumenti alla 7ª Divisione Inglese e ai fanti ed al 44ª reparto d'artiglieria della Brigata Caserta, simbolo delle tristi vicende belliche che qui si svolsero, si prosegue verso nord prima sui sentieri dell’Oasi di Codibugnolo e successivamente su un argine erboso. In vista degli impianti di estrazione di ghiaia si torna a pedalare su piste sterrate giungendo così a Ponte della Priula, dove il ponte stradale permette di ritornare sulla sponda sinistra del fiume. Tornano a susseguirsi ancora una volta larghi sterrati, a tratti compatti a tratti più sconnessi, che circondati da una rada vegetazione riportano verso sud, e che in vista della conclusione vengono interrotti dagli ultimi divertenti single track del tour. Dato il suo carattere prettamente torrentizio, il fiume Piave muta il proprio corso a ogni piena: per questo motivo l’itinerario, di per sè molto intuitivo da seguire, va considerato come una traccia da adattare di volta in volta in base alle condizioni dell’alveo; sulla sponda sinistra, in particolare, potrebbero essere necessarie diverse deviazioni per aggirare punti non più praticabili o invasi dall’acqua. Particolare attenzione andrà posta alle condizioni del terreno: a differenza della parte settentrionale, dove le pietre favoriscono un drenaggio maggiore, nelle aree golenali più a sud il terreno potrebbe presentarsi pesante e fangoso. Punto di partenza: Cimadolmo, piazza Martiri. |
Gallery
Altimetria |
■ Asfalto ■ Sterrato ■ Sentiero/Prato/Bosco ■ Single Track ■ Non ciclabile |
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